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Politica, dai giochi maggiori entrate per 3,3 miliardi in tre anni. Dalla Lega un ddl su normativa nazionale per distanziometri e limiti orari

Camera e Senato approvano il Documento di Economia e Finanza che – per quanto riguarda i giochi – ricapitola gli ultimi interventi fatti. Il settore garantirà 3,3 miliardi in più in tre anni. Intanto il ddl della Lega che vuole una normativa unica nazionale per distanziometri e limiti orari di funzionamento di slot, sale giochi e scommesse sta per iniziare l’iter in Parlamento.

DEF 2019, via libera
da Camera e Senato. Dai giochi maggiori entrate per 3,3 miliardi di euro nel
triennio 2019-2021

Camera e Senato hanno approvato il Documento di economia e
finanza 2019, con 272 voti favorevoli e 122 contrari alla Camera e 161
favorevoli e 73 contrari al Senato.

Il DEF evidenzia che, dalle norme sui giochi contenute nella
manovra 2018, sono previste maggiori entrate per 768 milioni nel 2019 e per 695
milioni sia nel 2020 sia nel 2021. Inoltre dalle norme sui giochi contenute nel
Decretone su reddito di cittadinanza e quota 100, sono previste maggiori entrate
per 407 milioni di euro nel 2019, 377 milioni nel 2020 e 356 milioni nel 2021.

Nel triennio 2019-2021, sono previste maggiori entrate per
3,3 miliardi di euro dal prelievo sui giochi.

DEF: nel 2019
maggiori entrate dovute anche a incrementi di gettito (+71 milioni) per
proroghe concessioni bingo e scommesse

Dalle norme sui giochi contenute nella manovra 2018,
nell’anno in corso sono previste maggiori entrate per 768 milioni, con 71
milioni di euro di incremento di gettito dalle proroghe per le concessioni del
bingo e delle scommesse. E’ quanto riportato nel Documento di Economia e
Finanza. “Con riferimento ai sottosettori della PA, i provvedimenti adottati
migliorano l’indebitamento netto delle Amministrazioni centrali. Tra le
disposizioni rilevano quelle che stabiliscono l’incremento del prelievo
erariale unico sugli apparecchi per il gioco d’azzardo collegati alla rete
telematica, e delle riduzioni di alcuni fondi del bilancio dello Stato.
Peggiorano lievemente il deficit delle Amministrazioni locali tra il 2019 e il
2021, principalmente le misure che dispongono: l’istituzione di un fondo di
sola cassa destinato a finanziare investimenti degli Enti locali attraverso
l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti,
interventi in materia di sicurezza urbana e lo stanziamento di risorse per la ricostruzione
dei comuni colpiti dal sisma del 21 agosto 2017”. “Per limitare il fenomeno dei
disturbi da gioco d’azzardo è stato imposto il divieto di qualsiasi forma di
pubblicità, con qualsiasi mezzo effettuata, relativa a giochi e scommesse con
vincite in denaro, stabilendo opportune misure sanzionatorie in caso di
violazione”, prosegue il documento. Per quanto riguarda i risultati del 2018,
“lo scostamento negativo delle imposte indirette è imputabile a una
generalizzata flessione di tutte le principali voci d’imposta (imposta di
bollo, imposta sulle successioni e donazioni, imposta sull’energia elettrica e
addizionale, imposta unica sui giochi, PREU). Al contrario, l’IVA risulta in
linea con le previsioni (+54 milioni; +0,04 per cento), a fronte dell’effetto
combinato delle maggiori entrate derivanti dalla componente scambi interni
(+312 milioni) e del risultato negativo dell’IVA sulle importazioni (-258
milioni)”. Per quanto concerne le entrate tributarie, “il maggior gettito
registrato nella categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+423 milioni)
è ascrivibile sia ai maggiori introiti relativi al gioco del Lotto e
Superenalotto (+209 milioni), sia all’aumento delle altre entrate rientranti
nella categoria, tra le quali è ricompreso il prelievo unico erariale sugli
apparecchi di gioco (+28 milioni)”. Invece, per gli incassi “favorevole
l’andamento del gettito per le imposte comprese nella categoria del Lotto,
lotterie ed altre attività di gioco (+48 milioni), mentre quello relativo ai
Monopoli ha registrato minori riscossioni per 13 milioni”. “Per le altre
entrate, per l’anno 2019, – prosegue il DEF – le misure della legge di bilancio
determinano minori incassi stimati complessivamente per 1.758 milioni,
principalmente come conseguenza delle disposizioni che ridefiniscono le
modalità di realizzazione del concorso al contenimento dei saldi di finanza
pubblica da parte delle Regioni a statuto ordinario (-2.496 milioni). Quanto
alle maggiori entrate, i principali effetti sono dovuti alla previsione dei versamenti
all’entrata del bilancio dello Stato per la parziale dotazione del Fondo di
ristoro per i risparmiatori danneggiati dalle recenti crisi bancarie (+500
milioni) e per i rinnovi contrattuali (+140 milioni), nonché a incrementi di
gettito (+71 milioni) in relazione alle proroghe delle concessioni per il gioco
del bingo e delle scommesse ippiche e sportive”. Per gli incassi 2019, “per le
imposte indirette si ipotizza un andamento favorevole rispetto al 2018 (+2.541
milioni), in particolare per la categoria degli Affari, a seguito
dell’andamento positivo di gettito previsto sia per le altre imposte rientranti
nella categoria (+2.074 milioni), sia per l’IVA (+845 milioni), nonché
dall’incremento degli incassi stimati per le imposte sui Monopoli (+195 milioni)
e sul Lotto e lotterie (+390 milioni)”. Per quanto concerne gli interventi
fiscali della Legge di Bilancio per il 2019 e del Decreto Fiscale e le misure
di semplificazione fiscale: “revisione della tassazione sui giochi: viene
disposto l’incremento, a decorrere dal 1° gennaio 2019, dell’1,35 per cento e
dell’1,25 per cento delle aliquote del prelievo erariale unico (PREU)
applicabili, rispettivamente, agli apparecchi cd new slot e videolottery.
Inoltre è aumentata l’aliquota dell’imposta unica sui giochi a distanza (dal 20
al 25 per cento del margine lordo, ossia della differenza fra raccolta e premi
restituiti ai giocatori), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (dal 18
al 20 per cento) e a distanza (dal 22 al 24 per cento) e sulle scommesse simulate
(dal 20 al 22 per cento)”. Il DEF evidenzia che, dalle norme sui giochi
contenute nella manovra 2018, sono previste maggiori entrate per 768 milioni
nel 2019 e per 695 milioni sia nel 2020 sia nel 2021. Inoltre dalle norme sui
giochi contenute nel Decretone su reddito di cittadinanza e quota 100, sono
previste maggiori entrate per 407 milioni di euro nel 2019, 377 milioni nel
2020 e 356 milioni nel 2021. Per quanto concerne le disposizioni in materia di
giochi, ed in particolare il recupero maggiorazione acconti PREU 2019 sono
previsti 70 milioni nel 2020.

Def, tempi stretti
per l’esame del Parlamento. Il Servizio Studi evidenzia uno scostamento
rispetto alle stime nelle entrate dei giochi

Camera e Senato hanno avviato l’esame del Def, le due
Commissioni Bilancio stanno svolgendo in questi giorni un ciclo di audizioni,
tra le altre quella del Ministro dell’Economia Giovanni Tria, che illustrerà il
Documento domani mattina alle 8.30. L’esame vero e proprio inizierà mercoledì
alle 15, l’approdo in Aula è previsto già per giovedì.

Nel Def vengono anche ricordati gli interventi sui giochi
contenuti nella Legge di Bilancio e nel Decreto su reddito di cittadinanza e
quota 100. La Manovra contiene infatti un pacchetto di misure che garantiranno
maggiori entrate per 768 milioni nel 2019 e per 695 milioni sia nel 2020 sia
nel 2021. Anche il Decretone fa ricorso al settore dei giochi per la copertura
economica e punta a recuperare maggiori entrate per 407 milioni di euro nel
2019, 377 milioni nel 2020 e 356 milioni nel 2021.

Il Servizio Bilancio ha tuttavia sottolineato che vi è uno
“scostamento negativo” nelle stime delle imposte indirette (per 856 milioni)
dovuto anche al prelievo sugli apparecchi. Lo scostamento “è imputabile ad una
generalizzata flessione di tutte le principali voci d’imposta (imposta di
bollo, imposta sulle successioni e donazioni, imposta sull’energia elettrica e
addizionale, imposta unica sui giochi, PREU), fatta eccezione per l’IVA che
risulta in linea con le previsioni” si legge nel report.

DEF 2019, audizione
Pisauro (UPB): “La tassazione indiretta riflette gli aumenti delle imposte sui
giochi e sui tabacchi”

“Le imposte dirette risentono dell’applicazione di taluni
regimi fiscali agevolati a beneficio degli imprenditori individuali e degli
esercenti arti e professioni previsto dall’ultima manovra e della proroga e
rimodulazione della deduzione degli ammortamenti per i beni che rientrano nella
cosiddetta categoria industria 4.0 e per i software. La tassazione indiretta
riflette, oltre ai già più volte ricordati effetti delle clausole di
salvaguardia, gli aumenti, tra l’altro, delle imposte sui giochi e sui
tabacchi. I contributi sociali salgono appena in rapporto al PIL nel 2019 per
poi risultare in continua riduzione, riflettendo una evoluzione delle
retribuzioni lorde dell’intera economia inferiore alla dinamica del PIL
nominale, anche a causa delle previsioni a legislazione vigente”. E’ quanto ha
detto il Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) Giuseppe
Pisauro, in audizione nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul
Documento di Economia e Finanza 2019. Secondo il Documento di Economia e
Finanza approvato dal Consiglio dei Ministri e trasmesso al Parlamento il
maggior il gettito derivante dalle entrate dai giochi fa crescere nel 2018 il
comparto delle imposte indirette. “Il comparto delle imposte indirette conferma
l’andamento crescente avviato dal 2013, contabilizzando un incremento nel 2018
di 9.174 milioni (+4,3%). Il maggior gettito registrato nella categoria Lotto,
lotterie ed attività di gioco (+423 milioni) è ascrivibile sia ai maggiori
introiti relativi al gioco del lotto e Superenalotto (+209 milioni), sia
all’aumento delle altre entrate rientranti nella categoria, tra le quali è
ricompreso il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+28 milioni)”.

DEF 2019: dai giochi
423 milioni di euro di maggiore gettito nel 2018

Il maggior gettito derivante dalle entrate dai giochi fa
crescere nel 2018 il comparto delle imposte indirette. E’ quanto si legge nel
Documento di Economia e Finanza approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei
Ministri e trasmesso al Parlamento. “Il comparto delle imposte indirette
conferma l’andamento crescente avviato dal 2013, contabilizzando un incremento
nel 2018 di 9.174 milioni (+4,3%). Il maggior gettito registrato nella
categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+423 milioni) è ascrivibile sia
ai maggiori introiti relativi al gioco del lotto e Superenalotto (+209
milioni), sia all’aumento delle altre entrate rientranti nella categoria, tra
le quali è ricompreso il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+28
milioni)”.

Convenzione
Magglingen, Giorgetti (Sott. Pres. Cons. Ministri): “Con Adm vieteremo
scommesse sui campionati minori”

La ratifica della Convenzione di Magglingen sulle scommesse
è stata approvata dal Parlamento italiano. “Siamo stati velocissimi, merito di
maggioranza e opposizione. Devo ringraziare tutti”. Sono le parole del
sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti rilasciate in un’intervista
al Corriere della Sera. “La Convenzione di Magglingen, alla quale hanno aderito
35 Paesi, avrebbe dovuto diventare operativa nel momento in cui 5 di questi
Paesi l’avessero ratificata. Noi siamo stati il quinto… e quindi non appena ci
sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale diventerà esecutiva per tutti i
35 Paesi”, ha aggiunto Giorgetti. Tra gli effetti pratici, “il primo e più
diretto: insieme con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli faremo in modo che
dalla prossima stagione vengano sospese le scommesse su partite che riguardano
i minori. Il secondo: grande attenzione alle situazioni limite. Non sarà solo
vietato scommettere sui campionati “dei” minori ma anche sui campionati minori,
su quelle partite dove il controllo è minore e la possibilità di giocate
illegali alta. In pratica chiederemo una certificazione di qualità alle
federazioni. Stiamo anche valutando la possibilità di segnalare flussi anomali
di scommesse agli organi di disciplina sportiva”, ha concluso.

ADM, dal 1 giugno
2019 stop ad accettazione scommesse sulle competizioni riservate esclusivamente
ai minori di età

Dal 1° giugno 2019 stop alle scommesse sulle competizioni
riservate ai minori di età. E’ questo il contenuto della determinazione
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che sospende “l’accettazione delle
scommesse sulle competizioni riservate esclusivamente ai minori di età. Visto,
in particolare, l’articolo 5, comma 5, del decreto direttoriale n.
14432/giochi/UD del 30 luglio 2013, che prevede che l’Agenzia delle dogane e
dei monopoli può provvedere, a proprio insindacabile giudizio e qualora ne
ravvisi la necessità per motivi di ordine pubblico o di tutela dei consumatori,
a sospendere l’accettazione delle scommesse su determinati avvenimenti,
attraverso il totalizzatore nazionale; ritenuto che le competizioni sportive
riservate ai minori di età possono essere, allo stato, oggetto di scommesse sui
possibili esiti degli avvenimenti; considerato che la presenza di scommesse su
avvenimenti riservati a minori di età può comportare il rischio di
manipolazione di tali avvenimenti; ritenuta la necessità di garantire in misura
rafforzata la categoria dei minori dal rischio di commissione di illeciti della
specie; ritenuto, per le motivazioni su esposte, che sussistano motivi di
ordine pubblico che rendono necessario sospendere le scommesse a quota fissa
sugli avvenimenti inerenti le competizioni riservate ai minori di età”.

Furgioele (Lega):
Vietare le scommesse sulla Lega Pro

Sarebbe opportuno “togliere la possibilità di scommettere
sulla Lega Pro. Non solo per la questione della ludopatia, ma soprattutto per
infiltrazioni della malavita”. E’ l’invito che ha rivolto l’on. Domenico
Furgiuele (LSP) – intervenendo nel corso delle audizioni che la Commissione
Cultura della Camera sta svolgendo in vista della delega al Governo per la
riforma dell’ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di
semplificazione – rivolgendosi al presidente della FIGC Gabriele Gravina.

On. Caiata (Misto):
Ora che le sponsorizzazioni sono vietate, come contribuiscono le scommesse allo
sport?

“E’ fondamentale che si continui a scommettere sullo sport
dilettantistico, e quanto incide la presenza delle scommesse sulla veridicità
del nostro sport?” Lo ha chiesto l’on Salvatore Caiata (Misto) – presidente del
Potenza Calcio – intervenendo nel corso delle audizioni che la Commissione
Cultura della Camera sta svolgendo in vista della delega al Governo per la
riforma dell’ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di
semplificazione. “E quanto restituiscono le scommesse al nostro sport, oggi che
non è più nemmeno possibile effettuare le sponsorizzazioni?” ha chiesto ancora
Caiata

Butti (FdI) incarica
il Governo di riordinare ordinamento sport. Tra le fonti di finanziamento, c’è
il controllo delle scommesse

Il Governo deve rafforzare “la solidarietà in materia
finanziaria tra lo sport professionistico e lo sport di base, consolidando le
fonti di reddito quali lo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale e
mediatici, le sponsorizzazioni e le attività di merchandising, adottando i
necessari provvedimenti per il controllo dei giochi e delle scommesse e
individuando altresì adeguate fonti di finanziamento pubbliche, in particolare
nel settore delle infrastrutture e della sicurezza all’interno degli impianti
sportivi”. E’ una delle previsioni contenute nel ddl che delega il Governo –
entro un anno dall’approvazione – a adottare un decreto legislativo per il
riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione sportiva
mediante l’adozione di un codice dello sport. Il ddl è stato presentato dagli
onorevoli Alessio Butti e Tommaso Foti (FdI) a dicembre, ma il testo è stato
pubblicato solo adesso. Nella presentazione si spiega che “la materia
dell’ordinamento sportivo, oggi, solo in parte assegnata alla competenza delle
regioni, comprende il complesso delle regole e delle istituzioni organizzate
per lo svolgimento delle attività sportive, agonistiche ed amatoriali”. Questo
ordinamento è “autonomo rispetto all’ordinamento statale (…) per il solo fatto
che è collegato all’ordinamento internazionale, con poteri prescrittivi ed
organizzativi da parte di organismi sovranazionali. L’insieme di questo
ordinamento appare di difficile coordinamento, specie se si tiene conto che
esistono 384 discipline sportive corrispondenti a 102 sport riconosciuti dal
Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), ciascuna con propri statuti,
regolamenti interni ed esecutivi”. Le norme che lo compongono provengono sia da
fonti esterne “legate all’esercizio della potestà legislativa o regionale o
della pubblica amministrazione”, sia da fonti interne “connesse all’intensa
attività degli organismi sportivi nazionali (CONI, federazioni, leghe, enti di
promozione) e internazionali (Comitato olimpico internazionale, federazioni
eccetera) e degli organismi non sportivi (come in tema di doping). Il tutto in
una cornice internazionale, in cui l’Unione europea, sia a livello di
Commissione sia a livello di Corte di giustizia, oltre al Tribunale arbitrale
dello sport e ad altri organismi di giustizia internazionale, incide, e non
poco, sul complesso normativo. 

Europarlamentare
Fulvio Martusciello: “Divieto ticket redemption ai minori, metterà
completamente in ginocchio un intero comparto”

“Il gioco senza vincita in denaro va distinto da quello che
invece lo prevede e va trattato, in primis dal punto di vista normativo, per
quello che è: puro e semplice divertimento per famiglie, senza
controindicazioni. Si cade, diversamente, in un equivoco che rischia di
condannare a morte un intero settore produttivo della nostra economia. Una
superficialità che può portare alla perdita di lavoro per centinaia di
famiglie. I demagogici provvedimenti che si stanno prendendo in alcune regioni
italiane, se applicati, metteranno completamente in ginocchio un intero
comparto: vogliono infatti vietare ai minori di 18 anni le cosiddette ticket
redemption, ovvero quei giochi che in base all’abilità del giocatore permettono
la vincita di piccoli premi”. E’ quanto ha detto l’europarlamentare Fulvio
Martusciello, nelle liste di Forza Italia nella circoscrizione Sud nelle
elezioni del 26 maggio. “Gestori di sale giochi, produttori e distributori:
come può reggere un settore che ruota attorno al gioco per i bambini, i ragazzi
e le loro famiglie, se le sue principali attrazioni vengono vietate ai minorenni?
Tutto questo oltretutto avviene senza alcuna evidenza o ipotesi scientifica che
attesti alcuna forma di ludopatia o dipendenza legata a questi giochi. Anzi,
penalizzare chi offre un sano divertimento per le famiglie di fatto è un
incentivo al gioco in casa con console, che è l’anti socializzazione, per i più
piccoli e per i maggiorenni a fare magari esperienza di gioco con vincita in
denaro. Non solo è evidente l’ingiustizia di provvedimenti che puniscono un
settore per responsabilità che non ha, ma è anche chiara la svista formale per
cui sono le Regioni a legiferare sul tema, avendo non si capisce su quali basi
stabilito che la questione è di salute. La politica tutta, regionale, nazionale
ed europea, deve farsi carico del problema, invertendo la marcia e garantendo
al comparto chiarezza e rigore e, conseguentemente, equità”, ha concluso.

Match-fixing, in Commissione
UE interrogazione su ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla
manipolazione di competizioni sportive

Gli europarlamentari Bogusław Sonik (PPE), Marc Tarabella
(S&D), Santiago Fisas Ayxelà (PPE), Virginie Rozière (S&D), Tiziana Beghin
(EFDD), Theodoros Zagorakis (PPE) e Julie Girling (PPE) hanno presentato in
Commissione Europea un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sulla
ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di
competizioni sportive. “Quali azioni intende la Commissione intraprendere per
garantire che gli Stati membri dell’UE possano eleggere rappresentati nel
futuro comitato direttivo e svolgere un ruolo attivo nell’ambito del processo
decisionale?”. E’ quanto chiesto alla Commissione dagli europarlamentari che
hanno premesso: “Lo scandalo del “football gate” in Belgio ha mostrato la
portata della corruzione nello sport. Sport popolari, come il calcio,
continuano a soffrire a causa di tale tipo di scandali, mentre si registra un
rischio ancora maggiore se si considerano gli sport meno popolari, il che fa
sentire fan e sponsor privati dei propri diritti. Nel 2014 l’UE, insieme a
diversi paesi e organizzazioni mondiali, ha adottato la Convenzione di Macolin,
uno strumento internazionale giuridicamente vincolante elaborato per
contrastare la corruzione su scala mondiale. L’UE ha svolto un ruolo di rilievo
durante il processo di elaborazione della convezione. Un controverso parere
giuridico emesso dal Servizio giuridico del Consiglio afferma che l’UE può
firmare trattati a competenza mista solamente previo consenso unanime da parte
del Consiglio. La Convenzione di Macolin non può essere firmata dall’UE poiché
un suo Stato membro ne sta impedendo la firma e le istituzioni dell’UE stanno
ritardandone la ratifica a causa di questioni che dovrebbero venire risolte
dopo l’istituzione del comitato direttivo della Convenzione. Ciò detto, la
Convenzione di Macolin entrerà ben presto in vigore, poiché è stata ratificata
da vari paesi terzi. Una volta che tale strumento è entrato in vigore, la
maggior parte degli Stati membri dell’UE si troverà impossibilitata a
contribuire alla lotta alla manipolazione delle competizioni sportive”.

Gioco online,
interrogazione David Casa (PPE): “In che modo la decisione di non adottare una
legislazione unica in UE per il settore del gioco potrebbe aiutare i
consumatori?”

L’europarlamentare David Casa (PPE) ha presentato in
Commissione Europea un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sui
casi di infrazione relativi al settore del gioco online. “Perché la Commissione
ha deciso di eliminare tutti i casi di violazione relativi al settore del gioco
online? In che modo la decisione di non applicare la legislazione dell’UE nel
settore del gioco aiuta i consumatori dell’UE? In che modo la decisione di
sciogliere l’Expert Group sui servizi di gioco aiuta le autorità nazionali a
coordinare e rafforzare la legislazione sul gioco?”. E’ quanto ha chiesto
l’europarlamentare alla Commissione premettendo che: “Alla fine del 2017, la
Commissione ha revocato tutti i casi di infrazione relativi al settore del
gioco online. Tale decisione potrebbe avere un effetto negativo sulla lotta
contro i servizi di gioco non UE non regolamentati, in quanto incoraggia
l’ulteriore frammentazione delle già molto diverse politiche sul gioco
esistenti negli Stati membri. Eliminando tutti i casi di infrazione, la
Commissione avrebbe potuto aumentare la probabilità che gli Stati Membri
sviluppassero politiche sul gioco in contrasto con il principio fondamentale
della libera prestazione dei servizi”.

Camera, Viminale
fornisce aggiornamenti sui casinò di Campione e di Anzio

Il Ministero dell’interno ha trasmesso alla Camera una nota
sull’attuazione dell’ordine del giorno – accolto come raccomandazione –
presentato dall’on. Silvestroni (FdI) sui casinò di Campione e di Anzio.
Silvestroni chiedeva in particolare di estendere le competenze del Commissario
straordinario che sta valutando di affidare il casinò di Campione a un nuovo
soggetto giuridico, e di accertare quali iniziative siano necessarie per la
riqualificazione e riapertura del Casinò di Anzio. La nota del Ministero è
stata trasmessa alla Commissione Affari costituzionali

Senato, ddl Lega su
normativa unica per distanziometri e limiti orari slot e sale giochi e
scommesse assegnato a Commissioni Affari Costituzionali e Finanze

Il disegno di legge che prevede una normativa “unica” in
Italia per distanziometri e limiti orari per slot e vlt, è stato assegnato alle
Commissioni riunite Affari Costituzionali e Finanze del Senato. Il ddl è stato
presentato dalla senatrice Sonia Fregolent (Lega) e detta criteri di
installazione di nuovi apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e di
sistemi da gioco videolottery, nonché pratica ed esercizio del gioco d’azzardo
e dei giochi con vincita in denaro. In particolare, nel testo si legge che è
vietata l’apertura di sale giochi e scommesse che abbiano una distanza
inferiore ai 500 metri dai luoghi sensibili e ai 100 metri

dai luoghi che commercializzano denaro, oro o oggetti
preziosi. Gli orari di funzionamento di slot e vlt e di apertura di sale giochi
e scommesse devono essere ri­compreso nella fascia oraria che va dalle ore 8.00
alle ore 22.00 di tutti i giorni, compresi i festivi.

Sul testo sono previsti i pareri delle Commissioni
Giustizia; Difesa; Bilancio; Istruzione pubblica, beni culturali; Lavori
pubblici; Industria, commercio, turismo; Igiene e sanità; Territorio, ambiente,
beni ambientali; e della Commissione parlamentare questioni regionali.

L’articolo Politica, dai giochi maggiori entrate per 3,3 miliardi in tre anni. Dalla Lega un ddl su normativa nazionale per distanziometri e limiti orari proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/politica/giochi-distanziometri-limiti-orari