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Coronavirus, il racconto di Depaoli: “Ora sto bene. Il mio appello? State a casa e uniti”

Parla Fabio Depaoli.

Tra i club di Serie A, la Sampdoria di Massimo Ferrero è quello maggiormente colpito dal Coronavirus. Sono 8, infatti, i tesserati blucerchiati che hanno contratto il Covid-19, 7 dichiarati e 1 rimasto ancora sconosciuto: Manolo Gabbiadini, Albin EkdalBartosz BereszynkyAntonino La GuminaMorten Thorsby, Omar Colley e lo stesso Depaoli.

Proprio quest’ultimo, arrivato dal Chievo Verona alla Samp nell’estate 2019, intervenuto ai microfoni di TMW, ha raccontato con molta schiettezza e sincerità la sua esperienza.

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LO STATO DI SALUTE – “Io sono risultato positivo al primo tampone, ma è passato tutto velocemente. Da 3-4 giorni mi sento bene. Ripeto, ora sto bene, è passato tutto, sono ritornato anche ad allenarmi un po’ in salotto. Per fortuna in casa avevo già il tapis roulant e anche la società si è subito mossa per metterci a disposizione alcuni macchinari della palestra per tenerci un po’ in forma”.

LA PAURA DEL VIRUS –C’è apprensione, il pensiero corre sempre lì, ma questo credo valga davvero per tutti. Penso soprattutto alle persone anziane. Sono sempre in contatto con i miei genitori, che sono a Trento, stanno bene. Siamo tutti sulla stessa barca e l’unica cosa che possiamo fare è rispettare le disposizioni”.

SOSPENSIONE DEI CAMPIONATI – “Cosa penso di ciò? Non si poteva più andare avanti. Per rispetto di noi stessi, ma soprattutto di chi sta cercando di aiutare chi sta male. Poi ritorneremo e sarà ancora tutto più bello: sarà come una nuova conquista. Ci renderemo conto meglio di quanto è bello giocare, tifare, condividere le emozioni dello sport”.

LA VITTORIA SUL VERONA – “Vittoria importante, ma gara vuota. Per me era la prima e spero ultima volta a porte chiuse. Non c’era l’atmosfera. E’ stato tutto molto più difficile. Però è stato un successo importante, per la classifica e per il morale. C’era molta tensione nell’aria per quello che stava succedendo. Non era per nulla facile tenere collegata la testa al campo. Abbiamo fatto uno sforzo importante e siamo felici di aver concluso, prima della sospensione del campionato, con un successo: è rimasta una buona sensazione di Samp in bocca, a noi e ai tifosi, anche se non erano allo stadio”.

L’EMERGENZA SANITARIA – “Donazione all’ospedale San Martino? Quello che ha fatto la società e abbiamo fatto noi gruppo squadra era giusto farlo. Senza esitazione e velocemente. Adesso, ognuno in base alle proprie possibilità, devono farlo tutti. L’ospedale San Martino di Genova, come tutte le strutture in Italia, hanno bisogno: fate donazioni!”.

L’APPELLO –  “State tutti a casa e uniti ai vostri cari: pensiate positivo! Quando tutto sarà finito, perché finirà, le cose che ci sembravano normali le ameremo ancora di più”.

 

 

 

Fonte: https://www.mediagol.it/coronavirus-2/coronavirus-il-racconto-di-depaoli-ora-sto-bene-il-mio-appello-state-a-casa-e-uniti/

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