“Abbiamo stabilito un principio introducendo il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, e questo ha scatenato molte lamentele, erano stati sottoscritti contratti milionari che andavano tutelati. Abbiamo concesso un periodo di deroga di sei mesi, per me, personalmente, sarebbe stato meglio tale periodo fosse più breve”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in audizione oggi alla VI Commissione Finanze sul decreto dignità. “E’ disonensto – ha proseguito – dire che sono state danneggiate aziende o imprese, ma una cosa è chiara: i nuovi contratti non si possono fare più. Lo ha capito anche Google che nei giorni scorsi ha comunicato il blocco alle pubblicità dagli operatori sul territorio italiano (ma lo stop non ha colpito i siti senza licenza italiana, ndr). Ci sono questioni e temi su cui da anni si sta dibattendo in Italia. Su queste questioni gli elettori hanno dato un segnale il 4 marzo scorso. Noi le abbiamo ricomprese nel decreto dignità. Un decreto che cerca d invertire la tendenza su queste questioni. Una cosa è certa: siamo determinati a portarlo avanti” ha detto Di Maio. lp/AGIMEG
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