Krzysztof Piatek, attaccante del Genoa e capocannoniere del campionato, ha parlato al Corriere della Sera della sua esperienza in Serie A e dell’impatto con il calcio nostrano. Dopo un avvio esaltatante con nove gol nelle prime sette gare, il giovane classe 1995 è a secco da cinque partite, ma non perde la fiducia e sa che, come lui, tutti i maggiori bomber affrontano periodi di astinenza.
IL GOL – “A secco da cinque partite? Non esiste in Europa chi segna in tutte le partite. I gol torneranno. Non gioco in uno dei club più forti d’Italia. Più facile far gol al Real Madrid o alla Juventus, dietro hai una squadra che ti aiuta a segnare”. Nonostante il periodo di magra, Piatek è già nella storia del Genoa: “Non lo immaginavo neanche, di essere capocannoniere. La stagione però è lunga, non mi posso accontentare. I gol servono, sono affamato, voglio farli e poi quelli segnati alla fine sono ancora più pesanti”.
IN ITALIA – Arrivato in Italia non giovanissimo, a 23 anni. Il polacco spiega: “Non ho perso tempo. Devi crescere con i tempi giusti, mi sono rispettato. Sto svezzando la mia carriera: il rischio altrimenti è rovinarla. Non volevo lasciare la Polonia senza la certezza di fare bene e poi magari tornare perché avevo fallito. Volevo diventare un bomber, sono un calciatore nato e cresciuto in casa, anzi per strada. L’impatto col Genoa e l’Italia? Nessuno dei miei compagni mi conosceva e sinceramente ci speravo. Mi sono detto: “Se loro non lo sanno che ho fatto 21 gol e segno quasi a ogni partita, magari non lo sanno neppure i difensori che affronterò”. Essere uno sconosciuto in fondo mi ha dato un vantaggio. Neanche io conoscevo i miei compagni del Genoa. Dopo che ho firmato ho acceso la Playstation e li ho cercati lì”.
IL PARAGONE – “L’esordio con il poker di gol al Lecce? La verità? Per me è stato solo un altro giorno in ufficio. Diciamo così in Polonia, per dire nulla di speciale. Quattro gol in 38 minuti, mi sembrava tutto facile, naturale, normale”. “Quanti gol voglio segnare? Non mi ero dato un obiettivo, ma visto che ormai ci sono quasi confesso di pensare già alla doppia cifra. A questo punto spero più di 20 gol”.
GENOA E FUTURO – Genoa una tappa della carriera? Io viaggio col gol in valigia. Il sogno di chi viene al Genoa da giovane è quello che sia un trampolino per andare in una grande. Se continuo così posso arrivare in un top club. Il mio obiettivo sportivo è arrivare in Champions League. Voglio ringraziare Preziosi per l’opportunità ripagando la sua fiducia e il suo investimento facendo tanti gol. Non deluderò: né lui né me”.
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The post Genoa, Piatek: “Segnare è come andare in ufficio. Futuro? Sogno la Champions League e un top club…” appeared first on ITA Sport Press.
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