Gli diedi la soddisfazione di esordire in Serie A. Lo meritava. Nino è veloce, attacca la profondità, vede la porta, ha margini di crescita enormi. Le caratteristiche? C’è qualcosa del primo Icardi in lui, anche se Icardi in area era più spietato. Ma Nino va negli spazi che è una meraviglia. Mi colpì perché in Primavera segnava sempre. Ho lavorato con tanti attaccanti giovani come Belotti, Eder, Icardi e Dybala. Nino era compagno di Belotti in camera. Cercavo di insegnargli a mirare negli angoli e a piazzare palla. Sono passati tre anni. Fa bene il Palermo a crederci. Ha ragione chi vede nel centravanti un nuovo Immobile. Ha tutto per esplodere, dipende da lui. E dai suoi gol. Il Palermo ne ha bisogno per vincere. Se Nino continuerà a impegnarsi con umiltà, sarà protagonista anche in ATedino lo ha migliorato, ora toccaStellone che potrà trasmettergli il suo bagaglio di ex attaccante completo“.