Inizia il ritiro a Coverciano per la Nazionale di Roberto Mancini. L’Italia si appresta ad affrontare il doppio impegno contro Ucraina e Polonia. Il ct della Nazionale è intervenuto in conferenza stampa per affrontare i temi caldi, su tutti quello delle convocazioni e, inevitabilmente, delle assenze.
CRITICHE E RISULTATI – “Leggo poco i giornali, scrivono sempre le stesse cose sulla Nazionale. Abbiamo intrapreso una strada, non semplice. Abbiamo perso con i campioni di Europa, 1-0, con una squadra under23 e mezzo. Potevamo perdere 2-0 o fare 2-1, non cambia molto. Abbiamo schierato tutti i giocatori tra Polonia e Portogallo, abbiamo ricevuto critiche anche lì. Con il nostro lavoro riusciremo a mettere insieme una buona squadra. L’obiettivo è qualificarci degli Europei. La Nations League è meglio delle amichevoli, ci mettiamo qualcosa in più con i tre punti in palio. Poi se riusciamo ad arrivare primi nel girone siamo felici, secondi ok, terzi c’è il sorteggio e può diventare un problema. Ma è l’unico”. “Problema del gol? A volte capita che per diverse partite non riesci, poi di colpo la situazione cambia. Fa parte del calcio, ci sono giocatori di qualità tecnica importante. Non credo che la cosa andrà avanti per molto, riusciremo a farne anche diversi. Nations League? C’è un gruppo con Inghilterra, Croazia e Spagna, una delle tre retrocederà. Rischi di arrivare alle qualificazioni europee con squadre forti. Cerchiamo di vincere in Polonia”. Cercare la qualità? Ci proviamo, abbiamo giocatori tecnici e quindi dobbiamo sfruttare le loro caratteristiche e quello che stanno facendo. È un qualcosa di importante che abbiamo, speriamo sia la scelta giusta”.
ASSENTI E PRESENTI – “Stanno tornando a casa D’Ambrosio, Romagnoli e Cutrone, per vari problemi fisici. Stiamo convocando Tonelli della Sampdoria e Piccini del Valencia”. “Balotelli e Belotti? Sono valutazioni tecniche, non sono in un momento di forma straordinaria. Sono differenti, ma fanno parte di questo gruppo. Quando saranno al 100% non ci dovrebbero essere problemi”. Giovinco? Ha 31 anni, sta facendo bene per diverso tempo, lo abbiamo seguito e dobbiamo vederlo dal vivo. Non ha avuto grosse opportunità, ora abbiamo deciso di chiamarlo”. “Barella? Sta dimostrando delle qualità, è un ragazzo giovane, lo abbiamo chiamato la scorsa volta ma non a giugno perché si era fatto male. È giovane, ha bisogno di tempo, sta facendo bene”. Poi sull’attacco: “Insigne può giocare con qualità sia da esterno sinistro che da seconda punta. Quando i giocatori sono bravi è solo questione di tempo. Il gol al Sassuolo? I gol sono tutti belli, quello di ieri è uno classico dei suoi, un po’ alla Del Piero. Ma è più importante quello con il Liverpool… le preparazioni alle partite sono tutte uguali, si conoscono gli avversari, sia fosse amichevole che Nations League”. “Allan in azzurro? Non saprei, non ne abbiamo mai parlato”.
DOPPIO IMPEGNO – “Quando abbiamo giocato in Portogallo i giocatori non erano al massimo della condizione. Ho molto rispetto per loro, non volevo infortuni perché giocava la stessa squadra ogni tre giorni. Oggi è un po’ diverso. Chiaro che debba prendere spunti sul campionato, certe situazioni possono essere prese anche in Nazionale. Nel suo ultimo raduno dissi a Insigne di non tornare troppo indietro a difendere, altrimenti perde lucidità. Ora gioca da seconda punta, è in una posizione ideale in questo momento”. Sul fatto di giocare a Genova dopo la tragedia: “Importante giocarla a Genova, speriamo di portare 24 ore di gioia, che le persone che hanno subito questa tragedia possano svagarsi un attimo”.
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