Liverpool, van Dijk e il segreto di Klopp: “Ecco perché è speciale…”

Un altro successo, questa volta assolutamente spettacolare per 4-3 contro il Crystal Palace. Il Liverpool di Jurgen Klopp continua a volare in Premier League e a mantenere una certa distanza dai rivali del Manchester City. Ma dietro allo straordinario momento dei Reds, dopo la finale di Champions League della passata stagione, e la conferma delle ottime prestazioni in questa annata, c’è dietro un duro lavoro. Non solo della squadra, ma anche dello stesso tecnico.

E allora, quale sarà il segreto dell’allenatore tedesco? A spiegare quali siano le doti straordinarie del proprio allenatore ci ha pensato il difensore olandese Virgil van Dijk. Come riporta il Mirror, infatti, il centrale olandese, diventato tra i più forti del mondo dopo il suo passaggio in Reds, ha raccontato minuziosamente qualche segreto proprio di Klopp.

POLIZIOTTO BUONO, POLIZIOTTO CATTIVO – Arrivato nel mercato di gennaio nella passata stagione, van Dijk è stato pagato dal Liverpool ben 75 milioni di sterline. Una cifra monstre per un difensore, e questo avrebbe potuto senza alcun dubbio condizionare nel rendimento il calciatore. Ma il centrale olandese ha spiegato: “Ricordo molto bene di aver parlato con Klopp al momento del mio arrivo. In particolar modo del costo del mio cartellino e lui mi aveva tranquillizzato: ‘Tutte le cose buone costano un sacco di soldi…'”. E poi il classe continua: “Penso ci sia qualcosa di unico in lui. Non è solo un allenatore. E’ un manager che gestisce tutto. Lui è stato sicuramente uno dei motivi per cui mi sono trasferito al Liverpool. Quando arriva all’allenamento ti sorride ed è sinceramente felice di vederti. Basta vedere tutti gli abbracci che ci dà ogni volta anche prima e dopo ogni partita. Questo ti fa sentire bene”. Allo stesso tempo, però, quando serve Klopp diventa duro: “Se commetti degli errori, sa essere molto duro. Te lo dice in pubblico, davanti ai compagni. Questa è una cosa molto pesante, ma allo stesso tempo la accettiamo perché è giusta”.

MIGLIORE – Ma è questo gioco, del bastone e della carota, che aiuta nella crescita dei giocatori. Van Dijk, infatti, pensa di essere migliorato notevolmente dal suo arrivo in Reds: “Credo che grazie a lui sono migliorato molto. Tutto quello che si dice su di lui è vero. Ti fa lavorare tantissimo. Durante la preparazione diceva solo una cosa: ‘correre, correre, correre’, senza sosta. Tipico di un tedesco insomma. E quando pensavi di aver finito, lui chiedeva ancora di più. Voleva corressimo ancora con maggiore velocità e intensità. In quei momenti era davvero difficile, ma adesso, mi rendo conto che quella corsa ci ha aiutato. Quel duro lavoro mi ha fatto migliorare. Non solo a me, ma a tutti”.

SOCIETA’ – Van Dijk racconta anche il suo rapporto con la società e i suoi dirigenti: “Kenny Dalglish (ex leggenda e dirigente Reds ndr) mi ha dato subito il suo numero. La cosa bella del Liverpool è che a quasi tutte le partite ci sono tutte le bandiere che hanno giocato qui a guardare la partita. Quando arrivi al Liverpool, il Liverpool è per sempre”.

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