Parola all’agente di Musacchio.
Un futuro tutto da decifrare per Mateo Musacchio, scavalcato nelle gerarchie dall’ex Palermo Simon Kjaer: partner del capitano Alessio Romagnoli e titolare inamovibile nello scacchiere di Pioli. A soffermarsi sull’argomento è l’agente dell’argentino, Marcelo Lombilla, espressosi ai microfoni di “MilanNews.it” sul futuro del suo assistito.
“E’ con suo fratello a Milano, perché prima che dichiarassero la quarantena in Italia ha mandato la famiglia in Spagna, quindi è da solo ma si sta allenando bene. Il club ha inviato ai giocatori un programma per lavorare a casa, nei limiti del possibile sta facendo esercizi con corsa e attrezzi. La stagione? All’inizio stava giocando con continuità e stava migliorando, aveva fiducia in sé stesso, poi ha avuto un infortunio che lo ha fermato. Poi quando era pronto per tornare, l’allenatore non lo ha più messo in campo e questo l’ha abbattuto mentalmente. E’ stata una scelta dell’allenatore. Quando Mateo si è fatto male il tecnico ha messo Kjaer al suo posto, poi una volta che Musacchio è tornato ha fatto giocare Gabbia. Sono messaggi che un giocatore recepisce, incertezze che portano mancanza di fiducia”.
Inevitabile la parentesi relativa al suo futuro: “Se il Milan ci vuole, e credono di avere un giocatore che vale la pena tenere, allora rimarremo. Se invece dovremo andare via lo faremo. Al momento non ho avuto colloqui, è una situazione confusa per tutti. Vedremo cosa succederà più avanti. Rinnovo? L’intenzione deve esserci al 100% da entrambe le parti ovviamente. E’ molto complicato quando uno dà il massimo, si sforza per dimostrare di valere i soldi per cui viene pagato, dà tutto e poi ti infortuni per un sovraccarico, perché l’allenatore te lo chiede, e perché la squadra ha bisogno visto che non c’era nessuno. Ti fermi 3 partite, torni e sei in panchina, sei il terzo nelle gerarchie in difesa. Un anno perché è arrivato Bonucci ed era Bonucci, poi Caldara e per la stampa italiana doveva giocare sempre, veniva scritto tutti i giorni, lo leggevo tutti i giorni e so che effetto fa nella testa di un giocatore. Adesso ti fai male, torni e sei il terzo nella tua posizione, c’è un po’ di malessere in questo senso perché non è giusto, ma sono scelte del mister e vanno rispettate”.
Fonte: https://www.mediagol.it/serie-a/milan-ag-musacchio-deluso-dalla-panchina-nessun-colloquio-con-il-club-rinnovo-possibile-solo-ad-una-condizione/
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