Roma, Di Francesco: “Ronaldo alla Juventus? Un bene per l’Italia, quando lo sfideremo…”

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato dal ritiro di Trigoria a Roma TV. Tanti gli argomenti trattati: dalla rosa, all’importanza degli allenamenti prima dell’inizio della stagione e, inevitabilmente, l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus.

LAVORARE – “I tempi sono cambiati, il calcio è in evoluzione. L’importante è il lavoro con il pallone senza trascurare la parte fisica. Qualche anno fa la palla la vedevi dopo una settimana, ora invece ci si avvicina da subito e gli allenamenti sono più brevi. E’ un grande vantaggio poter lavorare con tutta la rosa, al di là che lavorare con i ragazzi a Pinzolo mi è piaciuto molto. Ora siamo più avvantaggiati perché ci portiamo avanti col lavoro. Fa sicuramente piacere, lavoriamo in simbiosi con il direttore. E’ cresciuta anche la sintonia tra di noi, nell’andare a prendere i calciatori abbiamo valutato anche le persone, per creare un senso di appartenenza e avere da tutti grande disponibilità. La nostra volontà era questa, cercare di inserire calciatore con grande qualità tecnica. Ma dando continuità agli allenamenti potremo riuscire a portare anche loro al sacrificio. Nel calcio di oggi è fondamentale fare le due fasi allo stesso modo. La fisicità è importante, unita al cervello e alla tecnica aiuta molto. Guardate la semifinale di ieri. Con i calciatori che conoscono già il mio modo di lavorare siamo tutti un po’ avvantaggiati. La scelta del lavoro a Trigoria è ottima perché c’è la struttura che ci permette di fare tutto, l’unica cosa peccato che non abbiamo il contatto diretto con i tifosi ma che riavvicineremo al Tre Fontane. La scelta è stata programmata per arrivare in maniera ottimale alla tournée”.

RONALDO – “Cristiano Ronaldo per me è un fattore molto positivo per il calcio italiano. Aumenterà il bacino di utenza della Serie A, sono convinto che darà una spinta al calcio italiano. Quando lo affronteremo dovremmo avere un pizzico di attenzione in più”.

PASTORE – “Deve guadagnarsi la maglia prima di tutto. Dove gioca non importa, ha le doti per fare il suo in ogni zona del campo”.

GIOVANI – “Sarà fondamentale far ambientare tutti i ragazzi nuovi. L’anno scorso Under si è dovuto ambientare e adattare, poi abbiamo visto cosa ha fatto. Noi, specie in Italia, siamo abituati a volere tutto subito, i giovani vanno aiutati e aspettati. Noi dobbiamo essere bravi ad aspettarli”.

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